Maria Serena Sapegno, Autori Vari
Quanto leggevano, e che cosa leggevano, le donne nella prima età moderna? Chi erano, a quali classi sociali appartenevano, quali le loro abitudini e pratiche di lettura?
Incrociando storia culturale e indagine sulla vita quotidiana, analisi istituzionale e approccio microstorico, Xenia von Tippelskirch si mette sulle tracce di queste donne lettrici, le scova, le scruta, le analizza e, nella polifonia di voci e testimonianze raccolte, ci restituisce un quadro variegato e per niente scontato del nuovo pubblico femminile che si viene delineando in alcune grandi realtà urbane italiane tra Cinque e Seicento. Ricostruisce altresì il ruolo delle autorità ecclesiastiche, gli interventi di disciplinamento e le strategie di controllo dei contenuti e delle coscienze che, nel tentativo di «proteggere» le donne dai pericoli della lettura, miravano alla salvaguardia dell’ordine sociale. All’interno di questo schema, restavano tuttavia dei margini per l’appropriazione individuale: non di una opposizione netta o di sfida aperta pare trattarsi, ma di attitudini più discrete e silenziose nei confronti delle autorità da parte di un pubblico femminile soggetto ad una rigida tutela.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
321 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Xenia von Tippelskirch
Xenia von Tippelskirch insegna Storia moderna alla Ruhruniversität di Bochum. Ha svolto attività di ricerca in storia culturale e di genere in Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna. Tra le sue pubblicazioni recenti, la curatela del numero monografico Écritures radicales au Grand Siècle negli «Archives de Sciences Sociales des Religions» (2010).