Universitates, censi e imposte dirette nel Regno di Napoli (sec. XVII)
Con la ristampa anastatica del trattato De collecta, seu bonatenentia di Nicola Antonio Marotta
Federico Roggero
Introduzione
I. La controversia fra universitates e creditori per il pagamento della bonatenenza
1. La disciplina dei censi secondo le prammatiche napoletane. 2. L’equiparazione fra censi e beni immobili ai fini delle imposte dirette. 3. Le pronunce della Sommaria e la decisione del 1633. Gli sviluppi successivi. 4. Le ragioni dei creditori: a) le argomentazioni di Ferdinando Rovito. 5. Le ragioni dei creditori: b) i Commentaria super pragmatica quinta de administratione rerum ad civitatem pertinentium di Michele Zappullo. 6. Le ragioni delle universitates: la difesa di Nicola Antonio Marotta. 7. La contestazione della tesi di Ferdinando Rovito. 8. La contestazione della tesi di Michele Zappullo.
II. Le basi dottrinali delle tesi di Nicola Antonio Marotta
1. L’assimilazione dell’emptio census all’emptio-venditio, il rischio di usurae e l’individuazione del pretium iustum. 2. Il problema dei patti aggiunti, l’aggancio alla fundi partem e alle determinazioni portate dalle prammatiche. 3. Il richiamo della bolla di S. Pio V, del 1569. 4. Gli effetti del patto invalido sul contratto censuale.
III. Il regime delle imposte dirette nell’universitas
1. Alcuni concetti-chiave del diritto tributario napoletano: «colletta», «bonatenenza », «funzioni fiscali». 2. Pesi personali, reali e misti. Pesi ordinari e straordinari. L’immunità degli ecclesiastici. La posizione del forestiero. 3. La formazione del catasto. 4. L’esazione delle collette.
Fonti citate
Opere citate
Nicola Antonio Marotta, De collecta, seu bonatenentia (ristampa anastatica)
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
221 -
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Federico Roggero
Federico Roggero insegna Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università di Teramo.