Attivista del Partito popolare all’età di diciotto anni, antifascista della prima ora, dirigente azionista e poi del Psi, ingegnere di professione, Riccardo Lombardi è stato spesso presentato come un socialista inquieto e una coscienza critica della sinistra. Basandosi su una documentazione a stampa e d’archivio in buona parte inedita, il volume ricostruisce il primo trentennio, sinora poco studiato, del suo impegno politico, dall’esordio nelle leghe “bianche” della natia Sicilia durante i moti contadini del primo dopoguerra all’ingresso nel Partito socialista e alla sua prima esperienza come direttore dell’«Avanti!» all’indomani della sconfitta del Fronte popolare nelle elezioni del 1948.
Il rifiuto della mistica della guerra, la precoce considerazione del fascismo come reazione antipopolare, la critica alle dottrine economiche liberiste, la Resistenza come rivoluzione democratica e l’ostilità alla politica di collaborazione tra sinistre e partiti moderati nel secondo dopoguerra: sono questi alcuni dei temi che si ritrovano nella sua biografia e che risultano fondamentali anche per comprenderne l’operato nei decenni successivi, quando Lombardi diventerà un punto di riferimento per molti giovani alla ricerca di una nuova concezione del socialismo.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
417 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Luca Bufarale
Luca Bufarale ha conseguito il dottorato in scienze storiche presso l’Università di Padova ed è membro della redazione della rivista in rete «Diacronie. Studi di Storia Contemporanea». Oltre ai saggi pubblicati su «Storicamente», sugli «Annali della Fondazione Ugo La Malfa» e su «Il Ponte» ha partecipato al volume collettaneo Nazioni e narrazioni tra l’Italia e l’Europa (Roma 2013).