Sulle pareti di uno spoglio edificio carcerario palermitano – all’interno del complesso monumentale dello Steri, tra il 1601 e il 1782 sede dell’Inquisizione spagnola – i prigionieri hanno graffito, disegnato, scritto nomi, date, preghiere, salmi, poesie, santi, imbarcazioni e battaglie navali. In questo volume, l’autrice ricostruisce innanzitutto la storia del Santo Uffizio in Sicilia: dall’introduzione del tribunale (con i suoi numerosi conflitti di giurisdizione con le altre magistrature isolane, le autorità ecclesiastiche, il parlamento e il viceré) al suo funzionamento, dai tipi di reati perseguiti alle pene comminate a conversos, cripto-musulmani, protestanti, preti sollecitatori, bigami, concubini, sodomiti, bestemmiatori, negromanti e streghe.
Di questa vicenda bisecolare, graffiti, disegni e scritte sono una testimonianza eccezionale, che consente di leggere in filigrana le devozioni personali dei prigionieri, le loro convinzioni in materia di fede, la loro concezione della giustizia, della colpa, del perdono e di illuminare di luce nuova, grazie alla particolare chiave di lettura, la storia dell’Inquisizione in Sicilia e dei suoi contestatori.Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
375 -
Argomento
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Collana