Nel corso della sua storia la nobiltà russa si è distinta per l’essere una nobiltà al servizio dell’autocrazia dove all’impegno per la conservazione dei privilegi economici e sociali non ha corrisposto alcuna significativa azione per avere un ruolo attivo nella sfera politica. Questo carattere, che la rende poco assimilabile al resto della nobiltà europea e che si rafforzò sotto Pietro il Grande agli inizi del Settecento, fece sì che essa non riuscì ad essere un’effettiva classe dirigente.
Nella prima metà dell’Ottocento, le esigenze di una più moderna amministrazione portarono l’autocrazia russa sotto Nicola I a diventare una autocrazia burocratica che trovò il suo sostegno principale nei propri funzionari e non più nella nobiltà, divenuta incapace di difendere il proprio prestigio e i suoi stessi interessi economici e sociali.Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
353 -
Argomento
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Collana