Questo libro ambizioso indaga come l’amore e il lavoro abbiano plasmato i rapporti tra donne e uomini nel XIX e XX secolo, coniugando in modo originale l’analisi di due temi a lungo trattati in modo separato, uno dall’arte e dalla letteratura, l’altro dall’economia e dal diritto. Lo studio si dispiega in una prospettiva genuinamente europea, con numerosi riferimenti all’Italia. Illustra l’emergere di una nuova sensibilità che spinge donne e uomini a lottare per il riconoscimento sia del diritto all’amore sia del diritto al lavoro, colonne portanti dell’esistenza individuale.
L’autrice intreccia storia sociale, culturale, economica e giuridica, misurandosi non solo con trattati eruditi e studi scientifici ma anche con romanzi e testi autobiografici. Affronta una vasta gamma di temi: dai divieti di matrimonio (per relazioni di parentela in grado proibito, motivi religiosi, confessionali, razziali) al potere dei padri; dalla trasmissione della proprietà alla segregazione di genere del lavoro; dai ruoli di donne e uomini nelle guerre mondiali a quelli nelle migrazioni; dall’incesto, dall’adulterio e dall’omicidio passionale alla prostituzione e alle malattie veneree; dalla psicoanalisi all’eugenetica e al “culto della coppia sana”; dalla segregazione razziale, dal lavoro forzato e dallo sterminio durante il nazismo alla riorganizzazione della società e dei rapporti di genere dopo il 1945.Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
357 -
Argomento
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Collana