Le vicende di una pieve della campagna medievale interessano principalmente la storia delle istituzioni ecclesiastiche e delle strutture della religiosità, ma in controluce è quasi sempre possibile leggervi le dinamiche politiche, gli intrecci dei poteri, i conflitti tra le forze coinvolte nel territorio.
Questo è il filo conduttore del volume dedicato alla pieve e al piviere di San Romolo a Gaville (Figline Valdarno) nei secoli che vanno dal X-XI fino alle soglie dell’età moderna. Una storia legata sia al vicino abitato sviluppatosi ai piedi del castello de Feghino, intorno alla grande piazza del mercato, sia alla nuova pieve di S. Maria fondata da un vescovo fiesolano con l’amputazione di una parte del territorio di Gaville: evento destinato a mutare radicalmente le sorti dell’originario piviere di S. Romolo, da allora votato a una crisi irreversibile. Sullo sfondo, la crescente ingerenza fiorentina nel Valdarno superiore e i poteri territoriali presenti nell’area: signori, castelli ed enti monastici. La vita di questa pieve medievale si sarebbe articolata in una serie di “storie” affrontate dai contributi qui pubblicati: alleanze, antagonismi, scontri nei quali le strutture dell’inquadramento dei fedeli assunsero, ancora una volta, un ruolo essenziale nelle dinamiche di un’egemonia territoriale che, nel corso del medioevo, sfuggì a Gaville passando alla vicina Figline, sotto il vigile controllo fiorentino.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
241 -
A cura di
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Argomento
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Collana