Il volume ricostruisce nel suo intero sviluppo, dalla fondazione dello Studium Urbis fino al Sessantotto, l’evoluzione degli studi umanistici nell’Università di Roma. Se infatti in senso stretto si può parlare di una vera e propria Facoltà di Lettere e Filosofia solo dopo il 1870, i precedenti rivestono non minore rilevanza quali sedi di elaborazione e diffusione delle tendenze culturali del loro tempo e rivelano una grande ricchezza di contenuti.
Gli studi qui raccolti illustrano le caratteristiche dei corsi umanistici ponendoli in collegamento con il mondo intellettuale, politico e sociale circostante. A tal fine sono stati evidenziati in particolare alcuni argomenti significativi quali l’organizzazione delle materie letterarie, il loro inserimento nell’Università, il tipo e le quantità di cattedre, la personalità dei docenti e il loro orientamento scientifico, il valore della laurea, la connessione della didattica con la cultura e con la politica delle varie epoche, la consistenza e le variazioni del corpo studentesco.
Ne risulta un quadro molto vario e complesso che, al di là delle grandi differenze e degli elementi di continuità nei secoli, dei periodi di prosperità e di quelli di decadenza, testimonia la grande importanza di questo settore disciplinare nel contesto dell’Ateneo romano.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
727 -
Autore della prefazione
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A cura di
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Argomento