![Incunaboli ad Agrigento I Biblioteca Lucchesiana e Biblioteca del Seminario Arcivescovile](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/1176834/product/4141ef974a0ba9d925eef8fda652a1f69bd95c.jpg?1666690568)
Incunaboli ad Agrigento I
Biblioteca Lucchesiana e Biblioteca del Seminario Arcivescovile
Alberto Bellavia
Domenico Ciccarello
Vito Fortezza
Cristina Angela Iacono
Giovanna Iacono
Simona Inserra
Marco Palma
Questo volume, il primo relativo al territorio di Agrigento e della sua provincia, presenta una dettagliata descrizione degli incunaboli conservati all’interno dei fondi antichi di due prestigiosi Istituti culturali della città dei templi, la Biblioteca Lucchesiana e la Biblioteca del Seminario Arcivescovile. Si tratta di due fondi molto interessanti per la quantità e la varietà degli esemplari conservati, i cui incunaboli sono descritti accuratamente, secondo una metodologia mutuata dalla catalogazione dei manoscritti; nell’approccio agli esemplari si dà, come nelle imprese che hanno preceduto questo catalogo, ampio spazio al rilevamento delle note manoscritte, dei segni di lettura e delle maniculae, delle note di possesso e degli ex libris, alla descrizione delle decorazioni, della legatura e di tutti quei segni d’uso che permettono oggi di comprendere l’utilizzo che si è fatto di ogni singolo manufatto nel corso dei secoli e nei differenti luoghi dove esso è stato trasportato e conservato.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
269 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Marco Palma
Marco Palma insegna Paleografia latina nella Facoltà di Lettere dell’Università di Cassino. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la morfologia e lo sviluppo di diverse scritture librarie e documentarie del medioevo occidentale. Lavora anche sugli aspetti materiali dei manoscritti e sulla trasmissione di testi classici e medievali prima dell’invenzione della stampa. Si interessa particolarmente ai problemi teorici e pratici della descrizione dei manoscritti medievali e alla diffusione in rete dell’informazione didattica e scientifica. Il catalogo aperto dei manoscritti, il suo progetto più recente, concepito alcuni anni fa insieme ad Antonio Cartelli, è stato finora realizzato, con diverse modalità, da tre biblioteche storiche italiane (la Laurenziana di Firenze, la Malatestiana di Cesena e la Lancisiana di Roma).