Il nepotismo, presente in stato embrionale fin dall’alto medioevo, ha conosciuto un primo, massiccio sviluppo nel XIII secolo. La parentela con papi e cardinali è allora divenuta un importante fattore di ascesa politica e sociale per le famiglie nobili, in primo luogo a Roma e nel Lazio, ma con significativi episodi in altre regioni, come nel caso dei Fieschi a Genova.
Prima sintesi sul nepotismo medievale, il libro illustra il ruolo giuocato dalla Curia in questo processo di crescita aristocratica. Quali effettivi appoggi poteva offrire ai parenti un papa o un cardinale? Quali erano le strategie utilizzate, e come si sono diversificate nel tempo e a seconda dell’origine e della formazione dei diversi pontefici e cardinali? In cosa differisce il nepotismo medievale da quello, ben più conosciuto, del rinascimento e dell’età moderna? Quali conseguenze ha avuto sulla società e la vita politica? Al di là delle posizioni di condanna del fenomeno (già presenti nei cronisti e negli scrittori contemporanei) il libro, alla luce della ricerca storica più recente, chiarisce la funzione svolta dal nepotismo negli apparati di Curia e nella gestione dello Stato della Chiesa, indagando anche i codici morali e gli atteggiamenti psicologici che lo hanno alimentato.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
241 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Sandro Carocci
Sandro Carocci insegna Storia medievale presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Tra le sue pubblicazioni: Baroni di Roma. Dominazioni signorili e lignaggi aristocratici nel Duecento e nel primo Trecento (Roma 1993); Il nepotismo nel medioevo. Papi, cardinali, famiglie nobili (Roma 1999). Ha progettato e curato i volumi relativi al medioevo della Storia d’Europa e del Mediterraneo (Roma 2006-2007).