Tra il XVIII e il XIX secolo, nel Regno di Napoli, vissero sacerdoti e alti prelati, predicatori e mendicanti, religiose terziarie e monache di clausura, visionarie, zelanti confessori, spregiudicati esorcisti che furono venerati come santi. Alcuni di loro ebbero fortune brevi o altalenanti, subirono condanne per simulazione, furono esiliati o internati; altri, dopo la morte, finirono in breve tempo nell’oblio; altri ancora furono beatificati o canonizzati.
Questo volume ripercorre le loro storie, scoprendone le valenze politiche, facendo emergere le strette relazioni con gli intrighi di corte, le derive fanatiche dei sovrani e i conflitti di potere che caratterizzarono l’epoca borbonica. Mentre il clero perdeva una parte importante dei suoi privilegi, le autorità laiche tentarono di affermare un inedito controllo sulle fortune e le miserie dei candidati alla gloria degli altari. In una società profondamente divisa tra eredità del passato e spinte innovatrici, la monarchia difendeva le sue radici sacre e parlava ai sudditi usando la lingua della devozione.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
297 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Pasquale Palmieri
Pasquale Palmieri, dottore di ricerca in Storia della società europea, è attualmente borsista post-dottorato presso l’Istituto di Scienze Umane di Firenze. I suoi interessi sono rivolti alla storia politica e religiosa in età moderna e contemporanea.