Nelle prime decadi del secolo XX, quando s’infranse la geografia storica delle Annales e la nuova scienza della geopolitica stimolò l’interesse per i confini territoriali, si rinforzò l’associazione tra frontiere e mura: tema letterario per esprimere l’isolamento dell’uomo contemporaneo. Prima del tempo delle certezze geometriche, quando la misura era una sfida e il potere si fondava nelle verità trascendenti, il semplice fatto di pensare il confine era, infatti, un’affermazione di forza capace di riunire le più diverse risorse e interessi. Ciò perché il fare politica d’antico regime era uno stare sempre all’erta che richiedeva di moltiplicare le sentinelle di pietra e di carta.
Un richiamo prezioso cui guarda questo volume per riflettere sulla storia del confine come asse e trappola di una modernità tanto discussa come le sue stesse frontiere.Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Interlingue; Occidentale -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
429 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Lina Scalisi
Lina Scalisi insegna Storia dell’Inghilterra e Storia dei Paesi delle Lingue scelte presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Catania e dirige l’Istituto Meridionale di Storia e Scienze Sociali – Sicilia. Si è occupata di demografia storica, di storie di comunità e di storia politica religiosa, pubblicando saggi in riviste e in volumi collettanei. Fra le sue recenti pubblicazioni Ai piedi dell’altare. Politica e conflitto religioso nella Sicilia d’età moderna (Roma 2001) e la curatela, insieme a Rita Loredana Foti, del volume Agira. Secc. XVI-XIX (Caltanissetta-Roma, 2004).