Nel 1946 le donne italiane votano per la prima volta. Poche tra quelle che con slancio ma ordinatamente fanno la fila ai seggi sanno che quel giorno vede la realizzazione di speranze e aspettative che hanno caratterizzato più di una generazione di donne in passato. Il libro ripercorre questa lunga storia attraverso i principali documenti che la raccontano. La novità della raccolta è la periodizzazione ampia prescelta: prende le mosse dalla critica di Anna Maria Mozzoni alle leggi unitarie e dalle proposte di legge di Salvatore Morelli, che posero le basi per la futura inscrizione delle donne nella compagine del corpo elettorale all’indomani della unificazione del Paese; si sofferma sui passaggi più rilevanti che hanno contrassegnato la battaglia per l’estensione del voto alle donne nei primi dieci anni del Novecento e termina con l’ultima mobilitazione femminile in favore del voto, nell’autunno del 1944, alla vigilia del decreto del governo Bonomi che ‘darà’ il voto alle donne. Una ricostruzione di lungo periodo, che permette di ripercorre l’intera vicenda con uno sguardo rinnovato e che offre molti elementi di riflessione sulla situazione attuale.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
177 -
A cura di
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Argomento
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Collana