Questo libro a più voci si interroga su una vasta materia compendiabile in due domande: quante e quali sono le facce della post-verità e se di post-verità, di verità alternative, è lecito discorrere in una fase già avanzata della civiltà digitale. Il vero, il falso ‒ e le mille sfumature intermedie che li separano ‒ caratterizzano il menu informativo di un presente convulso e contraddittorio e di una pubblica opinione mai così compulsivamente informata e altrettanto debolmente formata.
C’è poi l’area, fascinosa e romanzesca, del complotto, della verità nascosta, filtrata e custodita da poteri evocati come occulti. Le “verità alternative” si generano, infatti, in modo incontrollato e obbediscono alla logica dell’avversione e della differenza rispetto a quelle dell’establishment scientifico, culturale e politico che tradizionalmente guida le scelte collettive.
Da qui un’opinione pubblica miscredente, o superstiziosamente disposta a credere a un linguaggio onirico, generalmente ambiguo e volutamente non decodificabile, che però opera sulle credenze, sui simboli e, quindi, sull’inconscio delle persone.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
277 -
Argomento
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Collana