Da casa Pintor Un’eccezionale normalità borghese: lettere familiari, 1908-1968

Da casa Pintor

Un’eccezionale normalità borghese: lettere familiari, 1908-1968

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Protagonista di questa storia è la famiglia Pintor, che occupa un posto importante nelle vicende militari, culturali e politiche dell’Italia del Novecento. A narrarla dalle diverse città abitate (Firenze, Roma, Cagliari), è principalmente la voce di Adelaide Dore Pintor, moglie di Giuseppe e madre dei più noti Giaime e Luigi, oltre che di Silvia e Antonietta. Donna colta e ottimista, Dedè scrive centinaia di lettere che l’aiutano a mantenere larghi gli orizzonti di una vita sempre più appartata e che ci introducono nel vivo di una storia fatta di spostamenti, di studi, di musica e di romanzi, venata di passioni e di delusioni, di progetti e di lutti; una storia che passa attraverso la belle époque, le guerre mondiali e il fascismo, approdando con quel che resta della famiglia, sgomenta e unita, sulle rive scomposte dell’Italia repubblicana. I documenti inediti raccolti nel volume permettono di assistere in diretta al dipanarsi di un mondo di eccezionale normalità borghese in fuga dalla mediocrità, in cerca di un equilibrio in mezzo ai rovesci della Storia.

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Sull'autore

Monica Pacini

Dottore di ricerca in storia economica e sociale presso l’Università Bocconi di Milano, dal 2005 insegna a contratto Storia contemporanea all’Università di Firenze. Attualmente collabora con il Gabinetto scientifico-letterario G.P. Vieusseux ad una ricerca interdisciplinare su Viaggiatori-lettori europei nella Firenze cosmopolita dell’Ottocento e a un volume collettaneo in prospettiva europea su Uguaglianza, lavoro, diritti dalle misure di tutela alle pari opportunità, in collaborazione con Alessandra Pescarolo e Elena Urso (M. Pacini, E. Urso, Mujeres, libertad e igualdad: desde los derechos negados hacía los derechos realizados, in Rosalìa Rodrìguez Lòpez, M. José Bravo Bosch (Editoras), Experiencias jurídicas e identidades femeninas, Madrid, Dykinson, 2010, pp. 443-473). Si è occupata di storia della Toscana tra Sette e Ottocento, di storia della famiglia e d’impresa, di lavoro manuale e intellettuale femminile, di scritture epistolari e di storia orale. Tra le sue pubblicazioni: Donne al lavoro nella Terza Italia. San Miniato dalla ricostruzione alla società dei servizi, Pisa, ETS, 2009 e insieme a Silvia Franchini e Simonetta Soldani, Giornali di donne in Toscana (1770-1945). Un catalogo, molte storie Firenze, Olschki, 2007, 2 voll. Per il volume Da casa Pintor. Un’eccezionale normalità borghese: lettere familiari (1908-1968), Roma, Viella, 2011, le è stata assegnata la dodicesima edizione del premio “Gisa Giani” (2013) dall’Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa “Franco Momigliano”.

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