False voci, campane e bandiere: nella Croazia di fine Ottocento i contadini e le contadine si allarmano e danno voce al proprio malcontento. Croati e serbi protestano contro le decisioni del ceto politico al potere, contestano le elezioni e gli elettori. A tentare di mantenere l’ordine vi sono i gendarmi, che vigilano, sparano, arrestano. Viene quindi la volta di magistrati e avvocati difensori, che giudicano quegli atti di ribellione.
La ricerca ricostruisce i fatti e li scandaglia al fine di gettare una nuova luce sulla fin de siècle croata e sul conflitto sociale che la attraversa. Le proteste collettive e la loro repressione vengono decostruite per comprendere gli effetti dell’abolizione del Confine militare e come vengono vissuti i processi di integrazione nazionale, di apprendistato alla politica nelle campagne, di democratizzazione della società.
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Yes -
Language
Italian -
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313 -
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About the author
Stefano Petrungaro
Stefano Petrungaro è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Padova e collabora con il Dipartimento di Storia dell’Università di Zagabria. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Riscrivere la storia. Il caso della manualistica croata, 1918-2004 (Aosta 2006; trad. croata Zagabria 2009) e, con Laura Cerasi e Rolf Petri, Porti di frontiera. Il sistema portuale e industriale altodriatico tra le due guerre (Roma 2008); ha curato il volume Fratelli di chi. Libertà, uguaglianza e guerra nel Quarantotto asburgico (Santa Maria Capua Vetere 2008).