Al centro di questo libro sta la scrittura epistolare, nel suo duplice aspetto di genere letterario e di strumento di comunicazione. La peculiarità dell’oggetto di indagine è dato dalla specificità femminile.
Il topos letterario della donna che scrive risale a Ovidio, e gli esempi di scrittura epistolare femminile dell’età medievale e umanistica rinviano a donne colte, per lo più religiose, che scrivono in latino. Ma tra XV e XVII secolo avviene una rivoluzione culturale. L’avvento della stampa e l’uso del volgare consentono alle donne, anche laiche, di pubblicare i propri scritti, mentre l’ampliarsi del processo di alfabetizzazione, la confessionalizzazione forzata, l’imporsi dell’etichetta spingono le donne a scrivere come mezzo di comunicazione ordinaria, per non dire quotidiana. Lettere al confessore e lettere familiari o di convenienza, richieste dall’etichetta per le appartenenti al ceto nobiliare, costituiscono una trama di rapporti che vede coinvolti servi e familiari, ma anche nuovi ed efficienti servizi postali.
Con un percorso tracciato da saggi monografici e da tipologie esemplari di lettere, il volume consentirà di aprire per la prima volta una porta all’interno di monasteri e case nobiliari attraverso le parole delle donne che vi abitarono.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
661 -
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