
Metafora della vita urbana e rurale, la taverna nell’Italia medievale è uno spazio insieme concreto e immaginario dove prende corpo una molteplicità di rapporti istituzionali, economici, sociali e culturali, spesso in bilico fra il lecito e l’illecito, il rispetto delle regole e la loro trasgressione.
Le testimonianze su osti e albergatori – tra le cui fila spicca una cospicua presenza femminile – ci restituiscono una figura professionale dai contorni sfumati: gestore, mercante e daziere, giocatore e ruffiano, operatore impegnato in attività di assistenza e cura.
Fondamentali sono le funzioni di natura pubblica svolte da osterie e alberghi sul territorio, entro le mura cittadine e nelle campagne, lungo le vie di percorrenza e gli snodi di mercato: fra IX e XV secolo, tali strutture vengono a costituire una rete di servizi che soddisfano la domanda di una clientela assai diversificata.Book details
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Yes -
Language
Italian -
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298 -
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