Durante gli anni 1932-33 milioni di contadini ucraini morirono a causa della mancanza di viveri, dello sfinimento fisico, del tifo, delle deportazioni, dei suicidi provocati dallo squilibrio psichico e dal collasso sociale. È quella che viene ricordata come la grande “carestia” in Ucraina e nel Caucaso del nord. Una carestia molto particolare, non dovuta a condizioni naturali avverse, ma alle scelte staliniane nella politica di collettivizzazione delle campagne e di industrializzazione dell’Unione Sovietica. Scelte che portarono a una sconvolgente tragedia, che segnò in maniera indelebile i paesi colpiti.
Studiosi italiani e stranieri riesaminano in questo libro le vicende di quegli anni terribili, l’eco che ebbero nel mondo, i riflessi nella letteratura, le conseguenze sulla società ucraina che arrivano fino ai nostri giorniBook details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
-
Page count
513 -
Edited by
-
Collection