Nella società moderna il potere pervade con intensità norme e pratiche, in una continua interazione con le forme della politica, della cultura, della religione. L’età barocca appare particolarmente adatta ad indagarne i molteplici linguaggi, accentuando le valenze simboliche e rituali della sua messa in scena: nelle città, nelle corti, nelle feste, nella liturgia, nell’autorappresentazione del sovrano e delle élites.
Dalla Monarchia spagnola alla Repubblica aristocratica di Genova, dalla Roma papale ai Regni di Napoli e di Sicilia, la trattatistica politica e teologica, le liturgie sacre e profane, le architetture effimere si fanno specchio e testimonianza delle lotte dei diversi attori sociali per la conquista e l’esercizio del potere.
Nella vecchia Europa come nel Nuovo Mondo, laddove si addensano gli strati popolari, le minoranze, i vinti e sottomessi, nascono i linguaggi sovversivi della resistenza e della ribellione per prospettare il sogno impossibile di un mondo rovesciato nelle sue gerarchie.
                          
                          
                          
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Editore
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Testo originale
Sì - 
        
        
Lingua
Italiano - 
        
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
513 - 
        
A cura di
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Argomento
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Collana
 

