Il corpo è una costruzione culturale complessa, oggetto di un costante processo di elaborazione che di epoca in epoca ne ha ridisegnato forme, rappresentazioni e connotazioni di senso. Nel corpo e nella differenza sessuale affondano ordinamenti simbolici, modelli e categorie discorsive che hanno prodotto nel corso della storia diversità di ruoli sessuali e sociali, relazioni di dominio e di subalternità, strutture di potere e forme di privilegio.
Negli anni Settanta del Novecento, il movimento delle donne ha fatto del corpo un luogo di conflitto e di riappropriazione culturale, mentre a partire dagli anni Ottanta lo sviluppo delle biotecnologie ha aperto nuovi e inquietanti campi di indagine e di applicazione, che coinvolgono modelli sessuali, identità di genere, rappresentazioni fondamentali della corporeità, come quelle legate alla generazione, alla nascita e alla morte.
In questo libro, a partire da competenze diverse che intrecciano storia, antropologia, filologia e letteratura, e con l’apporto di fonti e categorie che la storia delle donne ha privilegiato, i corpi sono indagati nella loro identità sessuata e di genere, attraverso le codificazioni del diritto e nell’uso sociale delle norme, nei discorsi e percorsi della scienza, nei rituali e nelle rappresentazioni. In una dimensione diacronica assai lunga, dall’età antica al mondo contemporaneo, il filo che percorre il libro è volto a cogliere le diverse configurazioni sociali e culturali, che nel corso della storia segnano momenti di passaggio, di rottura o di nuova definizione di senso. I corpi vi appaiono ora controllati e disciplinati, ora capaci di costituire una risorsa e una scelta, di essere strumento di opposizione, fonte di resistenza e di libertà.
Book details
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Original text
Yes -
Language
Italian -
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Page count
509 -
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