Il diritto patrio tra diritto comune e codificazione (secoli XVI-XIX)
Atti del convegno internazionale, Alghero, 4-6 novembre 2004
Autori Vari
Nell’Europa dell’età moderna l’affermazione degli Stati, tendenzialmente svincolati dalle Chiese, e la nuova concezione della sovranità portarono ad estendere lo spazio riservato ai rispettivi diritti nazionali. Dal seno dell’onnicomprensivo diritto romano, tradizionalmente studiato ed applicato in simbiosi con il diritto canonico, emerse il ius hodiernum o modernum o anche (dove cominciò a prendere piede l’idea di patria in senso giuridico) patrium: un’etichetta nuova per designare il complesso di norme riguardanti i rinnovati statuti della cittadinanza, i meccanismi di funzionamento delle istituzioni centrali e periferiche, le relazioni tra gli Stati, i valori essenziali tutelati penalmente con i relativi itinerari processuali.
Il libro offre una panoramica di questo processo, centrando l’attenzione sulle varie esperienze in Italia e interrogandosi su come la consapevolezza della diversità propria di ciascuna comunità politica sia coesistita con il senso di appartenenza a una comunità giuridica più vasta, europea. Prospetta inoltre una comparazione – nel tempo e nello spazio – con le esperienze culturalmente e istituzionalmente più affini a quella italiana, interessandosi ai vari ordinamenti dell’area occidentale del continente e dando uno sguardo ai problemi contemporanei.
Dettagli libro
Editore
Testo originale
Sì-
Lingua
Italiano Data di pubblicazione
Numero di pagine
601A cura di
Argomento
Collana