I sommari conservati presso l’Archivio del Sant’Ufficio romano permettono di ricostruire la vasta trama di idee e relazioni sviluppatasi a Roma tra docenti della Sapienza, membri del Congresso medico, nobili e bibliotecari negli anni Ottanta del secolo XVII. L’analisi della documentazione processuale rivela che, parallelamente al processo napoletano contro gli “ateisti”, si svolsero a Roma due processi che coinvolsero persone ben più rilevanti e numerose di quelle implicate a Napoli, giungendo a una conclusione assai più drammatica e cruenta. Antonio Oliva, Pietro Gabrielli, Filippo Alfonsi, Paolo Boselli, Sulpizio Antonio Mazzuti, Giovanni Maria Lancisi, Gian Vincenzo Gravina e, dietro di loro, le famiglie dei Colonna e dei Mancini, furono i nomi più significativi coinvolti in una vicenda che, sommata a quella napoletana, mise in allarme le congregazioni romane dell’Indice e del Sant’Ufficio.
Emerge così una vicenda che segnò profondamente l’Italia del tempo e che viene qui ricostruita partendo dalle principali esperienze del “complesso culturale” bianco-luminoso e proseguendo poi con i principali percorsi intrapresi dai sopravvissuti ai processi fino alle riforme dell’istruzione pubblica promosse a Roma e a Torino.Book details
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Yes -
Language
Italian -
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145 -
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