All’epoca in cui il manoscritto era il veicolo normale della cultura, quando il lettore ne era anche non di rado allestitore, copista e ancora più spesso committente, la frattura fra la fabbricazione dell’oggetto e la fruizione del testo era poco marcata: tutti o quasi tutti i lettori di un libro ne conoscevano perfettamente la struttura «nascosta» e le modalità della fabbricazione. Dopo l’avvento della stampa, e ancor più oggi con i progressi galoppanti della tecnologia, la frattura è diventata irreparabile. L’intero retroterra materiale del libro medievale – occidentale, bizantino o di altro contesto – è perciò da riscoprire, ed è questo il compito dell’archeologia del manoscritto, cioè della scienza che ha come obiettivo l’osservazione dell’oggetto-libro.
La conoscenza di questo “oggetto” è indispensabile non solo allo storico del libro, ma anche a tutti coloro – paleografi, filologi, storici dell’arte e della cultura scritta, studiosi, studenti o semplici curiosi – che si interrogano sulla materialità, la genesi e la storia di questo o quel codice. Ad essi è indirizzato in primo luogo questo volume: non un manuale di codicologia, ma un «volgarizzamento» della disciplina. La ricchezza delle problematiche affrontate e l’ampiezza del corredo bibliografico rappresentano anche un utile supporto all’insegnamento universitario della paleografia e della codicologia, nonché alla pratica quotidiana di bibliotecari e restauratori, per i quali le conoscenze storiche e archeologiche sono indispensabili alla conservazione e tutela dei beni loro affidati.Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
297 -
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