Ricostruire la città eterna Infrastrutture, topografia e saperi nella Roma del Cinquecento

Ricostruire la città eterna

Infrastrutture, topografia e saperi nella Roma del Cinquecento

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Tra la catastrofica inondazione del Tevere del 1557 e la morte del “papa ingegnere” Sisto V nel 1590, la città di Roma venne trasformata da un’intensa attività edilizia e da progetti ingegneristici di ogni tipo. Il volume conduce il lettore fra le strade e le piazze della Roma del tardo Rinascimento, ricostruendo i saperi e le pratiche che vi presero forma e analizzando i processi e le principali figure implicate nei progetti infrastrutturali: fognature, riparazione dei ponti, prevenzione delle inondazioni, costruzione degli acquedotti e di nuove strade rettilinee, fino allo spostamento degli antichi obelischi egizi portati in città ai tempi dell’Impero.

Il ritratto di Roma nella prima età moderna tracciato dall’autrice mette in luce i rapporti di intenso scambio tra figure di estrazione diversissima, che si confrontavano sui grandi problemi ingegneristici e infrastrutturali: medici, amministratori, giuristi, cardinali, papi ed ecclesiastici dialogavano con pittori, scultori, architetti, stampatori e altri professionisti per far rivivere la Roma antica e ricostruire la città moderna.

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Sull'autore

Pamela O. Long

Pamela O. Long è una ricercatrice indipendente. Si occupa di storia tardomedievale e rinascimentale e di storia della scienza e della tecnologia. Tra i suoi numerosi scritti ricordiamo Openness, Secrecy, Authorship: Technical Arts and the Culture of Knowledge from Antiquity to the Renaissance (Johns Hopkins University Press, 2001), e Artisan/Practitioners and the Rise of the New Sciences: 1400-1600 (Oregon State University Press, 2011).

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