Libertà e dominio Il sistema politico genovese: le relazioni esterne e il controllo del territorio

Libertà e dominio

Il sistema politico genovese: le relazioni esterne e il controllo del territorio

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La storia della Repubblica di Genova nel tardo medioevo e nella prima età moderna ha riscosso negli ultimi anni un interesse crescente sia in Italia che a livello internazionale. Questo volume, realizzato con l’apporto di studiosi francesi, inglesi, italiani e tedeschi, dà conto di alcuni recenti indirizzi di studio, proponendo una riflessione su due aspetti di storia politica: i rapporti con le potenze esterne, della penisola e dell’Europa, e il dominio interno del territorio. Genova, più volte sotto la signoria dei duchi di Milano e dei re di Francia tra il XIV e l’inizio del XVI secolo, mantenne un legame conflittuale con il Sacro Romano Impero e il papato, e in età moderna s’inserì saldamente nel sistema imperiale spagnolo, svolgendo un ruolo chiave dal punto di vista politico territoriale, come porta di accesso alla penisola, e finanziario, grazie alla sua pervasiva rete mercantile. Sul piano interno, il dominio della Repubblica comprendeva, come in altre zone d’Italia, numerose enclaves feudali, ma alcuni territori in Liguria e nel Mar Nero e la vicina Corsica furono controllati da un’istituzione senza precedenti e paragoni nella storia del Quattro e Cinquecento: la Casa di San Giorgio, preposta alla gestione del debito pubblico, attraverso la partecipazione e il denaro di privati cittadini.

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